Il piccolo lago

Dopo aver fatto il pieno di Marco Sacco su GamberoRosso Channel non abbiamo saputo resistere alla tentazione di fare del bene ai nostri pancini... complice una bella gitarella sul lago di Mergozzo ci siamo trovati casualmente (ah ah ..) davanti al suo sempre più famoso e celebrato (a novembre è arrivata la seconda stellina Michelin !!) ristorante. Varcato la soglia siamo subito rimasti colpiti dall'eleganza e dall'ambiente accogliente.. la "sala" quasi galleggia sul laghetto e le ampie vetrate creano un'atmosfera davvero suggestiva. Ma non eravamo qui per mangiare ?
Giustissimo.. allora.. mentre ci veniva offerto dell'ottimo prosecco come aperitivo ci hanno coccolato un pò con dei golosissimi stuzzichini (si dice appetizer lo so :D ).. ricordo molto bene il burro d'alpeggio della Val Vigezzo che era davvero la fine del mondo.. un ottimo prosciutto crudo stagionato 18 mesi sempre della Val Vigezzo accompagnato da una grandiosa selezione di pane, grissini e schiacciatine fatte in casa e servite dentro una beola che oltre all'effetto scenografico garantito le manteneva al calduccio.. mica male no ? Quasi dimenticavo.. a rinfrescare le portate un bicchierino di crema di melone aromatizzata al porto.
Vi brontola lo stomaco ? Pensate allora tra poco ..
Quasi ipnotizzati dall'elegante menu, io forse ancora di più visto che oltre al nome dei piatti vedevo anche il loro prezzo (ne riparleremo dopo), abbiamo finalmente fatto la nostra scelta :D

Carosello di antipastini
Risotto all'Acquarello
Selezione di dolci

Se questo è l'inizio.. abbiamo pensato.. e ci si è stampato subito sul volto un sorrisone così, da orecchia a orecchia. Nel carosello spiccava in particolare il salamino di quaglia.. difficile davvero descrivere la sua bontà, un bocconcino di carne lucido, quasi caramellato, davvero stupendo. In ordine sparso poi ricordo del vitel tonnato, una frittatina e del peperone in bagna cauda tutte davvero buone :D
Per un "risottaio" come me il piatto con maggiori attese non potava che essere questo risotto all"Acquarello.. davvero ottimo.. cominciando dalla materia prima, un carnaroli invecchiato tre anni della Tenuta Colombara coltivato nel vercellese. Il nome del piatto è un omaggio a questo riso eccezionale; zafferano, polenta bruciata , profumi di bosco (mirtilli sottograppa e funghi di stagione saltati in padella) sono invece le eleganti penellate di gusto che lo accompagnano. Chicchi ben separati, grossi e duri che hanno completamente assorbito l'aroma e i profumi degli ingredienti.
Per dei super golosi come noi non potevamo non esaltarci per la carrellata di micro porzioni di dolci.. un girotondo zuccherino saltellando tra uno zabaione al moscato, della panna cotta, una aspic di lampone, biscottino di pastafrolla, albicocca secca, creme caramel, una cialdina ripiena di cioccolato, del sorbetto alla mela e del gelato all'amaretto squisito.. proprio da far girare la testa così come per voi nel leggere questo super elenco goloso.
Una delle note più piacevoli insieme chiaramente all'abilità di Marco Sacco è la dedizione e preparazione del fratello Carlo, persona elegante e grande Sommelier. Molto curata infatti è la selezione dei vini d'altra parte dopo il Contadi Castaldi Franciacorta 2001 Saten che ci è stato offerto in apertura non poteva non esserlo.
Per non farvi venire invidia non vi parlerò del caffè e della piccola pasticceria .. non lo farò.

Parliamo di prezzi.. alla carta dai 50 ai 80 euro vini esclusi.
Se non si è abituati a frequentare i ristoranti stellati Michelin forse magari all'inizio si rimane un pò spaesati.. ma la ricercatezza, la qualità sopraffina della materia prima e il dolce ricordo che rimane impresso dalla dedizione dei due fratelli-patron vale ogni singolo centesimo speso.. noi ci siamo andati a settembre una settimana prima del matrimonio.. penso proprio che qui festeggeremo i nostri futuri anniversari.. non vediamo già l'ora :D

Mauro

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